Maztakow
1° Premio MAZTAKOW JASMIN Spilla, legno amaranto, argento, acciaio Brooch, amaranth-wood, silver, steel
1 Premio ExEquo 2012 SEULGI KWON
1° Premio SEULGI KWON Spilla, silicone, pigmento, acciaio, Brooch, silicone, pigment, steel

 

 

 

2° Premio BERNHARD STIMPFL-ABELE
2° Premio BERNHARD STIMPFL ABELE

 

Menzione ZOE ROBERTSON
Menzione ZOE ROBERTSON
Menzione CHIARA SCARPITTI
Menzione CHIARA SCARPITTI
Menzione EMMANUEL LACOSTE
Menzione EMMANUEL LACOSTE

INVITO AD UN’ESPLORAZIONE

Selezionare opere per l’esposizione di un concorso è un compito appassionante e nello stesso tempo complesso. Vedere le immagini, leggere le presentazioni significa ogni volta immergersi in un mondo denso di riferimenti culturali, idee, sensazioni, desideri. La dimensione internazionale e la mancanza di limitazioni anagrafiche caratterizzano questo premio, di conseguenza sono sottoposti a selezione pezzi di artisti consciuti e affermati come quelli di giovani esordienti. Sicuramente scegliere esclusivamente attraverso delle immagini non permette di esperire il gioiello come oggetto, nella sua realtà concreta e reale. Una buona fotografia può ingannare e quando si arriva a tener in mano l’oggetto, questo può tradire l’impressione positiva, che aveva suscitato.
Non potendo toccare le opere, la scelta quindi si affida all’occhio. Mentre si guarda, la pura percezione è affiancata dalla memoria visiva della persona, quindi lo sguardo non può essere oggettivo. L’evidente soggettività della scelta, fallace e criticabile, deriva da una determinata formazione culturale e da un gusto personale difficilmente azzerabile. La selezione diventa quindi un discorso sul gioiello contemporaneo di una determinata persona in relazione ad una serie determinata di gioielli proposti. Certamente lo studio, la conoscenza e l’osservazione hanno il compito di riequilibrare il gusto personale, così da poter offrire un’ampia prospettiva delle ricerche in atto nel gioiello come espressione artistica, cercando di evidenziare: la singolarità dell’approccio, la particolare evoluzione di un’idea, la rielaborazione di una forma, l’applicazione di una tecnica oppure uno specifico materiale, la capacità di evocare riflessioni, suggestioni, ma anche l’evidente provocazione e l’ironica boutade. In tempi recenti il gioiello come ricerca artistica ha ricevuto una maggiore attenzione e si registra un notevole incremento sia di creatori, che di esperti e conoscitori, per non parlare della moltiplicazione dei nuovi mezzi di comunicazione, come siti internet e blog specializzati, che offrono un’enorme quantità di informazioni, testimonianze di eventi e progetti che si organizzano in tante parti del mondo.
Si deve però tener ben in considerazione come questo gioiello abbia una storia alle spalle, molti dei suoi fondatori sono scomparsi e molte opere sono conservate in importanti istituzioni museali. Quello che ne consegue è l’esistenza di un’estetica di riferimento, la costatazione che certe strade siano già state percorse e che quindi non è sicuramente facile riuscire a sviluppare un originale approccio rispetto ad una realtà che ha visto, soprattutto dagli anni ’60, l’impiego di un’ampia gamma di materiali, una trasformazione di forme e l’inclusione di molteplici pratiche (dal minimalismo al concettuale, dall’arcaico al tecnologico, dall’espressivo al simbolico). In una società complessa, e come da alcuni anni è stata definita, liquida, che ci pone di fronte al tramonto del mito modernista del nuovo, si deve comunque auspicare la possibilità di trovare personali prassi creative e di riuscire a elaborare idee interessanti. Considerate nel loro insieme le opere selezionate per il Premio Cominelli 2012 possono essere lette come possibili declinazioni dell’attuale ricerca nel gioiello, nelle quali si rileva: una netta organicità espressa sia nelle forme sia nei materiali impiegati (legno, semi, alghe, cuoio, pane), alla quale si affianca la presenza di elementi e tecniche artificiali: plastiche, pellicole, silicone, resine, latta, stampe digitali; la meditazione sulle proprie tradizioni e identità; il desiderio di provocare una suggestione visiva; l’elemento ludico come fonte di ispirazione; la piacevolezza tattile; la costruzione di strutture come campo di tensioni e contrasti; l’evocazione di una dimensione personale nella quale confluiscono meditazioni letterarie, paesaggi interiori intrisi di nostalgia oppure curiose e divertenti associazioni figurative. Nel rileggere i testi forniti dagli artisti selezionati, mi sono particolarmente soffermata sulle molteplici concezioni della funzione da loro attribuita al gioiello. Se ancora molti associano alla parola “gioiello” soltanto lo scintillare di costosi diamanti, quelli hanno ora la possibilità di confrontarsi con un gioiello pensato come:
· memento mori · armatura protettiva · manipolazione di immagini · isola personalizzata · condensatore di memorie, luoghi e sensazioni · spazio identitario · commento alla società contemporanea · oggetto di consolazione · indagine sui confini fra bello e brutto · strumento per rendere visibile l’invisibile · narrazione e commemorazione · esperienza comunitaria · pugno in faccia · processo terapeutico · mezzo per comunicare la quotidiana straordinarietà dell’ordinario.
Rivolgo quindi un invito ad abbandonare pregiudizi e conformismi per addentrarsi in quest’esposizione con lo spirito di un curioso e temerario esploratore.
Maria Cristina Bergesio –  Storica dell’Arte e del Gioiello Contemporaneo

INVITATION TO EXPLORE
Choosing the pieces to be exhibited in the competition is both exciting and complex. Looking at the images and reading the accompanying presentations means submerging oneself in a world steeped in cultural references, ideas, sensations and desires. The international scale and lack of limits for that regarding registration characterizes this prize. One is presented with the task of selecting from pieces by well-known artists along with pieces by young debuting artists.
Choosing exclusively from photos does not allow us to investigate a piece of jewellery as an object in a real and concrete sense. A good photograph can be deceptive and lead to a positive impression becoming unfaithful once you hold the object in your hand. Being unable to touch the object means that the choice is entrusted totally to your eyes. While examining the image pure perception is joined by a visual memory of the artist in question and cannot therefore be totally objective. The evident subjectivity of choice, fallacious and open to criticism, comes from Invitation To Explore a particular cultural background together with personal taste, which is hard to countermand. Consequently the choice becomes a speech on contemporary jewellery by a specific person in relation to certain proposed pieces. It must be said that study, knowledge and observation can be used to counterbalance personal taste and therefore be able to offer a wide research perspective of the jewellery as an artistic expression searching to highlight a unique approach, the particular development of an idea, the revision of form, the use of a technique or particular material, the capacity to conjure up reflection, impressions, but also clear provocation and ironic witticism. Jewellery as artistic research has recently been receiving increased attention and the numbers of designers as well as experts and connoisseurs have grown along with new ways of communication such as websites and specialized blogs offering a huge amount of information on events and projects taking place worldwide. We must however take into consideration the fact that this jewel has a history, that a lot of its founders have passed away and that many pieces are in important museums. That which follows is the existence of an aesthetic reference, the ascertainment that certain routes have already been run and as a result it is certainly not easy to develop an individual approach in regard to a reality that has seen, especially since the 60’s, the use of a wide range of materials, a transformation of forms and the use of many methods (from minimalism to conceptualism, from archaic to technological, from expressive to symbolic). In this complex society, which has been in recent years referred to as being fluid, that places us in front of the decline in the modernist myth of novelty, we must believe in the possibility of finding individual creative methods and being able to develop interesting ideas. Taken as a whole the pieces selected for the 2012 Cominelli Prize can be interpreted as being drawn from the current research into jewellery in which we can see a clear organicity expressed in both the forms and materials used (wood, seeds, seaweed, leather, bread) together with artificial elements and techniques: plastics, film, silicon, resin, tin, digital prints; reflections on their own traditions and identity; the desire to provoke a visual impression; the playful element as a source of inspiration; the tactile pleasantness; the construction of structures as spheres of tension and contrast; the evoking of a personal dimension where literary meditation, interior landscapes soaked in nostalgia or curious and fun figurative associations merge. While rereading the texts supplied by the artists selected I lingered especially over the many conceptions of function assigned by them to jewellery. Even if many still associate the word “jewel” with sparkling expensive diamonds, they now have the chance to examine a jewel considered as:
· a dying memento · protective armour · image manipulation · a personalized island · a condenser of memories, places and sensations · a space of identity · a comment on contemporary society · an object of consolation · an investigation into the borderline between beauty and ugliness · an instrument to make visible that which is invisible · narration and remembrance · a community experience · a punch in the face · a therapeutic process · a way of communicating the daily extraordinariness of the ordinary. I consequently invite you to leave aside your prejudice and conventionality and strike out into this exhibition with the spirit of a curious and daring explorer.
Maria Cristina Bergesio – Art Historian